“Woman, with a story to tell” – review

“Donna, con una storia da raccontare”

ARMANDO CASALINO – “DONNA” 2015
La ricorrenza dell’8 marzo è diventata quasi un piacevole e atteso appuntamento con
la proposta artistica di Armando Casalino. E sebbene da qualche anno questo incontro
sia entrato quasi come una tradizione egli riesce sempre a sorprenderci.
E a farci riflettere.
Armando Casalino, artista triestino, fotografo, ha già presentato in alcune mostre
opere in cui, attraverso la rappresentazione del corpo umano, è andato a esplorare i
significati profondi della narrazione. Ricordo la mostra MitoLogicaMente, in cui i miti,
inestricabilmente collegati alle passioni umane, ci fanno comprendere che le nostre
storie individuali, seppur si svolgano nel presente, sono collegate a quelle degli uomini
di ogni tempo e luogo. E ancora in ProgettoDonna dove la narrazione diventa denuncia
delle gravissime problematiche che investono l’attuale condizione femminile.
In questa mostra la formula della narrazione diviene ancora più intima, affidata a
persone reali che, raccontando frammenti delle loro anime, formano, come in un magico
puzzle, una figura a tutto tondo di quello che è il mondo femminile oggi, di ciò
che significa sentirsi donna, donna nel corpo, donna nell’anima.
Un sentimento che travalica la fisicità, sebbene si esprima in essa.
Con la sensibilità e la discrezione che lo contraddistingue, l’artista sublima i corpi illuminandoli
di una luce interiore e rendendo, così, leggero, impalpabile, etereo anche
ciò che può essere il fardello di una vita: una quotidianità opprimente, la pesantezza
di un corpo non accettato, la sofferenza di un’identità negata, la consapevolezza di un
legame indesiderato, la costrizione di un sentimento. Ma all’opposto c’è anche la
consapevolezza dei valori che la femminilità porta con sè: la bellezza, la libertà, la
forza interiore, la sensibilità, l’allegria e la vita.
La mostra, infatti, si snoda secondo un discorso coerente di opposizioni dove i
contrasti di bianco/nero mettono in piena luce contraddizioni e ambiguità,
sentimenti, emozioni e modi d’essere della situazione femminile per consentire ai
protagonisti di esprimere le loro attuale situazione portando con sé tutta la loro favola
interiore.
Proprio come le fiabe queste immagini raccontano a ognuno di noi qualcosa di
familiare, costruiscono un ponte con il nostro mondo interiore, riecheggiano zone
d’ombra lasciate crescere incolte chissà da quanto tempo. A ciascuno la sua fiaba:
ogni storia racconterà il proprio mito personale, fatto di sogni, di paure, di magie e di
vittorie finali. Solo attraverso il racconto della fiaba si può giungere nel buio più fitto
dove il dolore è più intricato e lì trovare per magia ciò che ci salverà e ci appagherà.
In ciò sta la loro magia alchemica e il loro potere di trasformazione.
Ognuno di noi ha la sua storia. Armando Casalino ha saputo ascoltare e ora ci porge
queste storie con delicatezza, come donando un fiore.
Alla luce di tutto questo, accogliamo il messaggio che ci viene invato e pensiamo che
non è tanto un’identità femminile o maschile che vogliamo festeggiare, in questa data,
ma la sfida d’essere considerati innanzitutto con la dignità di “persone”. “Persone”
con un percorso di vita, con le nostre scelte, con una fiaba nel cuore. Solo a questo
patto possiamo augurarci “Buon 8 marzo”!!!!!!!!!!
Rita Marizza